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Clistere sadomaso: quando e come va applicato

Il clistere sadomaso, anche detto enema o giuliva siringa, è una pratica tra le tante che fa parte del BDSM il cui scopo, attraverso l’umiliazione punitiva, è quello di provocare piacere ai partecipanti di un incontro di sesso fetish, nonché una fase preparatoria utile per la pratica del sesso anale carnale o attraverso l’uso di oggetti stimolanti come può esserlo un dildo, un plug o un vibratore.

Al fine di prevenire spiacevoli sorprese è assolutamente consigliabile sottoporsi alla pratica del clistere sadomaso acquistando kit usa e getta, realizzati in materiali anallergici, direttamente in farmacia o presso esercizi specializzati fisici o on-line.

Potrebbe sembrare un monito superficiale, ma la sicurezza in questo tipo di pratiche è davvero importante ed è bene non confondere mai il piacere ricavato da un atto di sottomissione e umiliazione, per altro consenziente, con la spregiudicatezza e la mancanza di informazioni che potrebbero causare seri danni alla salute.

Cenni storici del clistere sadomaso

Già nell’antico Egitto era solito praticare il clistere, sia per ragioni puramente sanitarie, sia come feticcio sessuale; la pratica, udite udite, consisteva nell’infilare una tubicino, generalmente ricavato da una sezione di canna di fiume, nel retto della persona che aveva richiesto il servizio. Quindi l’esperto esecutore, una volta riempitosi la bocca di acqua, la iniettava servendosi appunto della cannuccia.

La pratica è storicamente documentata dalle molte rappresentazioni che sono state trovate ed evidenziano il nesso tra il clistere e l’erotismo fetish. Anche nell’antica Roma, per quanto le testimonianze siano più deboli in questo senso, si ritiene che l’uso del clistere a fini sessuali fosse praticato senza remore alcune, soprattutto in relazioni che avvenivano tra persone dello stesso sesso maschile, tendenza, questa sì, storicamente provata alla quale generali e imperatori erano comuni lasciarsi andare.

Potrebbe nascere da questo spunto un nuovo gioco di ruoli tutto da scoprire.

Quali sono i giochi nei quali si pratica il clistere sadomaso?

Il BDSM è composto da tutta una serie di pratiche che si propongono di procurare piacere attraverso la sottomissione e l’umiliazione, nonché il plagio e il dolore, sia da parte di chi lo imprime, sia da parte di chi lo subisce.

Il clistere sadomaso viene praticato in questo senso e con questo spirito in giochi di ruoli tra domatrici o domatori e schiave o schiavi; generalmente si ricorre, dal punto di vista scenico, al buon vecchio gioco del paziente e il medico in versione decisamente più esplicita ed estrema.

Il clistere sadomaso viene praticato in tre fasi, vediamo quali sono:

  1. Fase preliminare: questa è la fase del gioco dove la persona sottomessa si libererà dei suoi abiti consueti per entrare nella parte dello schiavo spogliato di tutto e pronto per essere sottomesso, quindi il domatore o la domatrice, preparerà l’acqua o altri liquidi inerti a temperatura ideale inserendoli nello strumento prescelto, la cui estremità che penetrerà lo chiavo o schiava, sarà opportunamente lubrificata.
  2. Penetrazione: la cannula dello strumento prescelto per la pratica viene inserita nel retto per tutta la sua lunghezza, successivamente si inizia a irrogare il liquido; quindi il sottomesso percepirà una pressione crescente con un’altrettanta crescente esigenza di liberarsi.
  3. Evacuazione: il rilascio è la parte che coincide con il massimo pico di umiliazione e quindi piacere da parte di entrambi i partecipanti, può anche essere eseguita in contesto intimo per lo chiavo o schiava senza la presenza dominante, ma solitamente entrambi le parti godono durante tutte le fasi del clistere sadomaso; in ogni caso l’evacuazione, nella buon pratica, consiste nel rilasciare liquido e residui fecali dentro un bacinella o catino che sia, o anche, nei casi in cui si abbiano esigenze più naturalistiche, all’aperto, ma sempre, chiaramente, in contesto privato.

Tipologie di clisteri solitamente usati nelle pratiche BDSM

In realtà non c’è nessuna differenza tra un clistere ad uso sanitario e uno usato per il fetish.

Le tipologie sono fondamentalmente due, la classica peretta o la sacca; vediamo di seguito di cosa sono e quali sono le loro caratteristiche tecniche:

  1. Peretta: potrebbe ai più sembrare superflua questa definizione, ma a rigore di analisi e a scanso di equivoci, ne riportiamo una breve descrizione; si tratta di una contenitore in gomma morbida a forma di pera, nella cui parte più sottile si innesta una cannula estraibile con la quale è possibile aspirare acqua o altri liquidi per poi essere iniettati esercitando una pressione sulla parte bombata dentro il retto.
  2. Sacca: il clistere a sacca, invece, è generalmente composto da una sacca di capacità varia a seconda degli usi e ha la caratteristica di poter essere appesa ad un trespide per mezzo di un gancio; da un tubo anch’esso di diametro e lunghezza variabile e da un rubinetto generalmente inserito a metà del tubo, utile alla regolazione del flusso dei liquidi da inserire nel retto per la buona esecuzione della pratica.

Queste sono i principali strumenti usati nella pratica del clistere sadomaso, ma in alcuni casi è possibile usare delle grosse siringhe alla cui estremità è stata avvitata una cannula in tutto e per tutto simile a quella della peretta; il punto è che non è facilmente reperibile e generalmente costa molto di più rispetto alle soluzioni indicate di sopra.

Alcuni negozi specializzati in giochi clinical possono garantirne la fornitura.

Quali liquidi si usano nella pratica del clistere BDSM?

In linea generale si usa l’acqua a una temperatura di circa 40° C, ma si possono usare anche altri liquidi a seconda dei gusti e delle fantasie dei partecipanti; in linea generale, per evitare spiacevoli inconvenienti o magari lesioni, bisogna assolutamente evitare liquidi contenenti alcol o addizionati con anidride carbonica, fare sempre riferimento alla regola che se può essere ingerito, può essere usato per la pratica del clistere BDSM. Uno dei liquidi che più stimolano la fantasia dei praticanti di questa disciplina sembra essere il latte che ha anche delle proprietà lenitive e lubrificanti.

A proposito di lubrificanti: l’inserimento del clistere nel retto deve sempre essere agevolato da un lubrificante a base di acqua, così nel caso in cui, non è detto, il clistere sia anche fatto in funzione della penetrazione carnale anale, non rovinerebbe il latice del preservato, che va sempre usato.

Come incontrare persone amanti del BDSM con le quali condividere la pratica del clistere sadomaso

Se ti stai avvicinando alle pratiche BDSM e ti affascina l’idea di fare un’esperienza di clistere sadomaso, il modo migliore è quello di entrare a far parte di una comunità on-line BDSM per informati meglio e uscire dalla sfera delle fantasie che spesso non hanno niente a che vedere con la realtà delle pratiche; conoscere e chattare con persone amanti del BDSM e che già da tempo praticano questi e altri giochi fetish, ti aiuta a capire quale sia la realtà dei fatti e a indagare la tua reale natura a proposito delle tendenze sessuali che manifesti e soprattutto a capire se hai davvero intenzione di farne l’esperienza o di lasciare l’intuizione alla sfera privata delle tue voglie.

Solitamente l’iscrizione ad un forum e il confronto con gli altri utenti, è il modo migliore e consigliato di entrare in contatto con informazioni e amanti del genere in maniera sicura senza sentirsi giudicati o esclusi.

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